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Ho pensato di presentare alcuni concetti e spunti legati alla genitorialità consapevole tramite l’uso di vignette, che li rendano immediatamente comprensibili.

Le vignette sono illustrate da Stella Santin, mamma, lavoratrice full time e illustratrice part time. Amo molto il tratto di Stella e trovo che la sua mano aggiunga davvero valore a questo progetto.

Le ho chiesto di presentarsi:

“Mi chiamo Stella, ho 41 anni, di lavoro porto avanti l'azienda meccanica fondata dai miei genitori. Impegnativo, soprattutto di questi tempi e con un bimbo piccolo da gestire. Sono infatti anche mamma di Giulio, nato nel settembre 2018. Dalla sua nascita, la mia vita ha subito una bella rivoluzione.

Come hobby ho sempre disegnato e tenuto diari, scritti e a fumetti, con frequenza più o meno stabile. Dall'arrivo di Giulio, ho ripreso assiduamente ad annotarmi i vari cambiamenti, progressi e novità del nostro percorso.

Dall'inizio della pandemia, trovandomi con un po’ ' più di tempo "libero", ho iniziato anche a pubblicare su Instagram alcuni episodi della quotidianità, pensieri e riflessioni varie, un modo per mantenere delle relazioni con il mondo esterno che non era possibilbe coltivare diversamente.”

Se interveniamo sistematicamente in aiuto dei nostri bambini quando incontrano una piccola o grande difficoltà, loro interiorizzeranno l’idea di non sapersela cavare da soli, di avere bisogno di un supporto esterno per risolvere i problemi.
Se invece forniamo loro l’opportunità di affrontare e risolvere le sfide* che la vita gli pone davanti, allora svilupperanno un senso di capacità e l’attitudine a perseverare.

Spesso la nostra fretta di adulti ostacola la possibilità di lasciare fare i bambini. Ma dobbiamo ricordarci che sono le nostre scelte di oggi che costruiscono il loro futuro. È importante creare degli spazi in cui i bambini possano praticare l'autonomia.

*le sfide devono essere ovviamente adeguate al livello di sviluppo del bambino. Inoltre, ricordiamoci che lasciare fare non significa lasciare soli. Spesso il nostro incoraggiamento si concretizza nella nostra presenza, nel nostro sguardo fiducioso e nel nostro sostegno verbale o emotivo.

L’incoraggiamento è vitale per i bambini. Li aiuta a crescere sicuri, sereni e soddisfatti.
Spesso passiamo più tempo a sottolineare i loro errori che a incoraggiarli.
È importante notare le loro conquiste in termini di competenze e abilità. Quando ci accorgiamo che hanno acquisito delle nuove capacità è giusto “aggiornare” leggermente i limiti che avevamo stabilito per tenerli al sicuro in modo da favorire la loro crescente autonomia.

I bambini vivono in un mondo che per forza di cose è piano di regole e divieti. Capita così che spesso la parola che i bambini si sentono rivolgere con maggiore frequenza sia "NO" e che abbiano la sensazione di non avere alcuna possibilità di influenzare quello che gli capita. Questo genera in loro un forte senso si frustrazione che si manifesta in modo diverso a seconda del carattere di ognuno.
Creare delle occasioni in cui i bambini possano invece dire la loro su qualcosa che li riguarda li fa sentire più capaci e più visti. È un piccolo tassello verso la costruzione delle loro autonomia e autostima.

Offri ai tuoi figli la possibilità di compiere delle piccole scelte alla loro portata.
Attenzione, le scelte devono essere appropriate al livello di sviluppo del bambino.
Offri solo alternative che siano valide per te in modo da poter accettare la sua decisione qualunque essa sia.

A volte, davanti ai nostri bambini che crescono e che iniziamo a vedere come “grandi”, ci irrigidiamo per le loro richieste di aiuto (Mi versi l’acqua? Mi pulisci il sedere? Mi lavi i denti?)

È importante ricordare che per arrivare a conquistare la propria autonomia occorre aver avuto la possibilità di fare esperienza e avere un ambiente organizzato in modo adeguato e che funge da facilitatore.
Non è allo scattare di una data specifica che i bambini diventano autonomi, ma come risultato di un processo che li rende progressivamente più competenti e sicuri di sé.