Aiutare i bambini a essere più resilienti significa aiutarli a tollerare una gamma più ampia di sentimenti che definiremmo negativi senza per questo abbattersi, scoraggiarsi, andare in ansia o nel panico. La resilienza ha anche a che fare con la velocità con cui ci si riprende dopo una difficoltà o un fallimento.

Il ruolo dei genitori nel favorire la resilienza dei bambini è dunque quello di renderli consapevoli di possedere o poter sviluppare le competenze necessarie per superare gli ostacoli che incontreranno.

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Un grande giorno di niente - Topipittori

Un albo che è un piccolo capolavoro. La storia inizia così:

“Eravamo lì per la centesima volta. Io e mia madre nella solita casa di vacanza. Con la solita foresta. E la solita pioggia.”

Il giovane protagonista risponde alla noia da cui è attanagliato passando le giornate con il suo videogioco mentre la mamma lavora al computer. Sono due mondi che non comunicano. Lei lavora, lui gioca. Lei gli dice di smetterla, lui la ignora. Lei gli strappa il gioco di mano, lui lo riprende di nascoso.
A un certo punto il bambino si veste ed esce di casa, arrabbiato. Con il videogioco, gli occhiali, l’impermeabile e tutta la noia del mondo.
Mentre corre e salta sotto la pioggia, il suo giochino cade in un laghetto gelido e ogni tentativo di recuperarlo è vano. Una giornata noiosa si è appena trasformata in tragica!!
Piano piano però, il bambino inizia a notare le cose che ha intorno: le lumache, i funghi, la luce e la terra piena di cose da scoprire. Un’improvvisa e sconosciuta euforia lo invace. Il mondo gli appare ora completamente diverso e inizia a fare cose mai fatte, divertendosi un mondo: osserva gli insetti, annusa l’aria, beve la pioggia dalle foglie, raccoglie sassolini…
Quando torna a casa, stanco, sporco e felice, la mamma lo aiuta a sistemarsi e poi si bevono insieme una cioccolata calda, godendosi il silenzio, il profumo e il calore di quel magico giorno di niente.

La noia dei bambini spesso spaventa gli adulti. Ma è dalla noia che i bambini imparano a creare. La necessità di inventarsi qualcosa di divertente per intrattenersi stimola la loro fantasia e il loro ingegno e insegna loro il gioco autonomo. Non c’è luogo migliore della natura per offrire ai bambini stimoli sensoriali e ispirazione.

Ecco allora alcuni spunti per le conversazioni che possono nascere dalla lettura:
“A te cosa piace fare più di tutto quando sei all’aperto?”
“Qual è il tuo gioco preferito, uno che ti dispiacerebbe molto perdere? Come mai è il tuo preferito?”
“Cosa pensi avresti fatto tu nella sua situazione?”
“Come mai la sua mamma non poteva giocare con lui?”

Guarda la scheda del libro.

Piccolo T-Rex e l’abbraccio impossibile - Emme Edizioni

Una caratteristica delle persone ottimiste è quella di sapere di avere o di poter sviluppare le abilità che servono loro per superare una certa difficoltà. La resilienza è uno degli elementi che compongono l’intelligenza emotiva e che aiutano a concentrarsi sulle soluzioni anziché sui problemi.

Piccolo T-Rex e l’abbraccio impossibile è la storia di un tirannosauro Piccolo (di nome e di fatto) che vorrebbe consolare un amico si sente un po’ giù ma si rende conto di avere le braccia troppo corte per abbracciarlo. Decide allora di chiedere aiuto a tutti i suoi familiari per capire come migliorare i suoi abbracci.

Suo fratello gli spiega che quando vuoi fare qualcosa che ti sembra impossibile devi allenarti. Provare, provare e riprovare. Così Piccolo si mette ad abbracciare tutto quello che trova. Ovviamente le braccia non gli cresceranno, ma lui non si scoraggia davanti a nessun ostacolo e alla fine il suo abbraccio riesce a fare sentire l’amico molto meglio.

Al termine della lettura potresti chiedere:
“Ti ricordi una volta che volevi fare una cosa e non ci riuscivi?”
“Alla fine hai imparato?”
“Come ti ha fatto sentire riuscirci?”

Guarda la scheda del libro.

Tilli e il muro - Fatatrac

“Il muro era lì da tempo immemorabile, tanto che ormai i topi non ci facevano più caso. Non si chiedevano mai cosa potesse esserci dall’altra parte.”

Inizia così questo albo che celebra la curiosità e la forza di volontà. La protagonista è Tilli, la topolina più piccola, l’unica che fissa il muro e fantastica: si chiede cosa ci sia dall’altra parte e se ci sia un modo di arrivarci. Insieme ai suoi amici decide di scoprirlo: tentano di scalare il muro, di bucarlo, di camminargli accanto per verificare se a un certo punto finisca… Nonostante i fallimenti Tilli non si arrende e un giorno, osservando un lombrico, capisce che la soluzione potrebbe essere scavare un tunnel che passi sotto il muro!

Tilli e la sua tenacia verranno ricompensate e lei verrà celebrata da entrambi i lati del muro.

Questo albo si presta a diversi livelli di lettura e invita adulti e bambini a farsi domande, ad andare oltre i limiti che ci vengono imposti e a trovare soluzioni creative.

Ti lascio qualche domanda di approfondimento da fare a fine lettura:
“Cosa pensi di Tilli?”
“Ti piace quello che ha trovato al di là del muro o ti aspettavi qualcosa di diverso?”
“A te viene in mente un’altra idea per superare il muro?”

Guarda la scheda del libro.