Tempo per sé e senso di colpa
Ci sono fasi della vita in cui i bisogni dei bambini sono totalizzanti.
Richiedono tutto: tempo, energie, presenza. Richiedono compromessi e sacrifici.
Sono periodi in cui la quotidianità ruota tutta attorno a loro: la loro salute, il loro benessere, i loro bisogni, i loro desideri, le loro emozioni e le loro fatiche. E fatiche e bisogni dei genitori, pur presenti, sono messi da parte.
Probabilmente conosci bene la sensazione di non poterti mai davvero fermare, di dover esserci sempre.
E quando finalmente si presenta l’opportunità di prenderti un momento per te, ecco che nasce anche il senso di colpa, o a volte di ansia, all’idea di fare un passo indietro.
Ci si ferma e si vede subito ciò che non si sta facendo per gli altri.
Raramente si riesce a vedere l’altra faccia di questo gesto.
Prendersi tempo per sé non toglie: anzi, crea spazio
Quando ti prendi tempo per te, crei spazi e opportunità per chi ti sta intorno.
Spazio per la loro autonomia, per la loro resilienza, per le loro relazioni.
Quando noi scopriamo di non essere indispensabili, gli altri iniziano a scoprire quanto possono contare su se stessi.
E, in prospettiva, nutri anche la loro capacità di ascoltare i propri bisogni.
Questo vale sia per i figli che per il/la partner.
Perché prendersi cura di sé, è spesso più difficile che prendersi cura degli altri.
Un bambino o una bambina cresce più consapevole quando vede adulti che sanno rispettare anche se stessi.
Un genitore che si concede tempo e ascolto trasmette un messaggio potente: “Posso prendermi cura di me, e tu puoi imparare a farlo di te.”
In fondo, se hai scelto un’educazione rispettosa, è giusto ricordare che il rispetto è per tutti, non solo per i bambini.
In una relazione sana c’è spazio per entrambi
Dicevamo, ci sono fasi della vita in cui i bisogni dei bambini sono totalizzanti.
Ma sono fasi: nel percorso della relazione deve esserci spazio per entrambi, genitore e figlio/a.
Per i piccoli, che imparano a crescere e a stare al mondo.
E per noi adulti, che impariamo a conoscerci ogni volta da capo, tra il prenderci cura di loro e il lasciarli andare.
Prendersi tempo non significa sottrarlo.
Significa mostrare che lo spazio personale è parte dell’amore.
Anche questa è educazione affettiva.
È un modo per insegnare ai figli che il legame non si rompe quando ci si allontana temporaneamente e che la fiducia è parte della relazione.