Voglia di alleggerire la quotidianità

Qualche giorno fa, quando ero ancora in vacanza ma mi preparavo a rientrare, ripensavo alle cose che mi hanno fatta stare bene quest’estate cercando di trasformarle in propositi che mi aiutassero a mantenere quel benessere anche durante l’anno: leggere tutte le sere, usare meno il telefono, fare 10 minuti di yoga, mangiare in modo sano, camminare ogni giorno…

Per curiosità, ho chiesto su instagram quali fossero i vostri propositi, obiettivi o desideri. Qualcuno ha condiviso sogni molto personali, come far decollare un progetto di lavoro o inaugurare una casa nuova, ma molte risposte si assomigliavano e riguardavano il desiderio di riuscire a fare durante l’anno qualcosa che in estate ci riesce abbastanza bene ma che perdiamo appena ripreso il tran tran quotidiano. Ho raggruppato le vostre risposte, e queste sono le principali aspirazioni:

  • essere più presenti, con l’attenzione, nelle relazioni e in quello che accade, senza farsi travolgere da distrazioni o preoccupazioni

  • avere più pazienza e gentilezza con i figli

  • vivere con più lentezza e serenità

  • godersi la famiglia con maggiore leggerezza

La parola leggerezza mi ha colpita perché torna spesso anche nei percorsi di parent coaching: genitori, spesso mamme, che mi dicono “sono pesante”, “mi sento noiosa”, “mi trovo antipatica” o “non mi rilasso mai”. Così ho voluto andare più a fondo e vi ho chiesto:

Cosa vuol dire nel concreto vivere la famiglia con più leggerezza?

Questa lista è nata anche dalle vostre risposte:

  • riconoscere la gioia, non solo la fatica

  • lasciare andare la tentazione di controllare tutto

  • accettare che gli altri possano fare a modo loro e con i loro tempi

  • essere flessibili: non tutto va come vorremmo, ma non è sempre un dramma

  • lasciare il lavoro fuori dalla porta di casa (o almeno fuori dalla cameretta)

  • abbassare le aspettative su noi stessi e sui bambini

  • liberarci del perfezionismo

  • vivere la genitorialità a modo nostro, senza sentirci costantemente giudicate

  • fare pace con il disordine

  • ridurre gli impegni e lasciare più tempo libero nelle giornate

  • sapere che se qualcosa è difficile… è perché è difficile, non perché abbiamo sbagliato tutto

  • ricordarsi che i bambini sono bambini

  • se ogni tanto si fa tardi: niente scleri, niente sensi di colpa

  • dividere meglio il carico mentale e familiare

  • ridere di più, giocare di più

  • concedere e concedersi più libertà

  • accettare tutte le emozioni

È un bellissimo promemoria. E come tutti i buoni propositi, rischia di scontrarsi con la realtà in pochi giorni. E allora il mio consiglio è questo:

  1. scegli tre voci dall’elenco qui sopra

  2. scrivile su un foglio

  3. per ciascuna, pensa a tre azioni concrete da provare nei prossimi giorni

  4. a fine giornata, fai un check-in con te stessa o te stesso: com’è andata?

Ti faccio un esempio:

1. Ridere di più, giocare di più

  • proporre ogni giorno un piccolo gioco semplice della durata di 5 minuti quando rientro a casa

  • ridere insieme ai bambini di una cosa buffa o divertente che fanno o raccontano

  • inventare un modo divertente o sciocco di mettere il pigiama o lavarsi i denti

2. Abbassare le aspettative

  • nuovo matra da ripetere ogni sera: “Ho fatto quello che sono riuscita a fare, mi voglio bene”

  • dire un no al giorno a una cosa che so che mi affaticherà o che non avrò voglia di fare

  • quando mi viene il nervoso per la casa in disordine o altre cose piccole provo a pensare: “sarà importante tra due anni?”

3. Lasciare andare il controllo

  • lasciare che i bambini si vestano da soli (scegliendo in un armadio di vestiti appropriati alla stagione), anche se i colori non si abbinano

  • non correggere il partner su come fa le cose quando io le farei diversamente (e non rifarle dopo!)

  • non fare duecento domande per capire se i nonni hanno seguito tutte le mie raccomandazioni: quello che succede dai nonni resta dai nonni

>> Vuoi raccontarmi i tuoi propositi e come va? Scrivimi su instagram! Buon lavoro a te.

PS: tornando a casa io ho capito che a portare peso nella mia vita sono tutte le cose che ho in casa. In vacanza viviamo con pochissimo e quindi ho meno da fare. A casa sono sommersa di cose e ognuna di queste cose mi dà del lavoro. Sono sicura di poter vivere con molto meno e uno dei miei obiettivi concreti per i prossimi mesi è questo:
1) non comprare nulla che non siano generi di consumo o abbigliamento necessario per mia figlia
2) liberarmi ogni giorno di qualcosa vendendolo, donandolo o se non ci sono alternative buttandolo via senza sostituirlo
Proverò a tenere traccia e vedere come va!

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Sono una mamma noiosa